La Sindrome Dolorosa Regionale Complessa (CRPS) è una malattia rara del sistema nervoso, che provoca un dolore intenso e prolungato in una parte del corpo (di solito una mano, un braccio, un piede o una gamba) dopo un infortunio, un intervento chirurgico, o anche solo dopo un trauma minore (come una distorsione o una frattura).
Nella CRPS Tipo I, non vi è una lesione diretta visibile di un nervo. Nonostante ciò, si sviluppa una reazione anomala del sistema nervoso e dell’infiammazione locale.
Perché si sviluppa?
Non è ancora completamente chiaro perché alcune persone sviluppano CRPS. Le ricerche suggeriscono che siano coinvolti diversi fattori:
- Alterazione del sistema nervoso autonomo (quello che controlla sudorazione, temperatura, battito cardiaco ecc.)
- Infiammazione locale anomala che dura nel tempo
- Iperattivazione dei nervi sensitivi, che diventano troppo sensibili
- Modificazioni del sistema nervoso centrale (il cervello interpreta male i segnali di dolore)
In altre parole: è come se il corpo non “spegnesse” l’allarme del dolore, anche se la ferita iniziale è guarita.
Quali sono i sintomi?
La CRPS si manifesta solitamente entro 4-6 settimane da un trauma o intervento. I sintomi variano nel tempo e da persona a persona:
- Dolore molto intenso, bruciante o pungente, sproporzionato rispetto alla causa iniziale
- Pelle arrossata, fredda o calda, a volte con sudorazione anomala
- Gonfiore persistente dell’arto
- Debolezza e difficoltà a muovere la parte colpita
- Iperestesia: anche un tocco leggero può causare dolore
- Modificazioni delle unghie e dei peli (crescita lenta, unghie fragili)
- In fasi avanzate: rigidità articolare, perdita di massa muscolare, contratture
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi si basa sui Criteri di Budapest, un insieme di segni e sintomi clinici. Non esistono test del sangue specifici. A volte si usano esami di supporto per escludere altre patologie:
- Risonanza magnetica o scintigrafia ossea
- Valutazione neurologica
È importante ricevere una diagnosi precoce, poiché il trattamento ha più successo nelle fasi iniziali.
Come si cura?
Trattamento multimodale: il metodo più efficace
La CRPS non ha una cura definitiva, ma può migliorare o stabilizzarsi con un trattamento mirato, precoce e multidisciplinare.
- Farmaci:
- Antinfiammatori (nei primi stadi)
- Antidepressivi e anticonvulsivanti per il dolore neuropatico (es. amitriptilina, gabapentin, pregabalin
- Corticosteroidi nelle fasi acute
- DMSO 50% topico (in casi selezionati)
- Fisioterapia:
- Mobilizzazione delicata e progressiva dell’arto
- Desensibilizzazione (per ridurre l’ipersensibilità)
- Terapia occupazionale per favorire l’autonomia quotidiana
- Supporto psicologico:
- Per aiutare ad affrontare il dolore cronico, lo stress e la paura del movimento
- Terapie interventistiche (nei casi resistenti):
- Blocchi simpatici (iniezioni vicino ai nervi del sistema autonomo)
- In alcuni casi selezionati e resistenti, si possono considerare infusioni a basse dosi di ketamina endovenosa, sotto monitoraggio specialistico
- Neuromodulazione (stimolazione midollare in casi selezionati)
L’importanza della collaborazione
Il successo del trattamento dipende da un lavoro di squadra tra:
- Medico del dolore
- Fisioterapista
- Psicologo clinico
- Eventuali specialisti ortopedici o neurologi
Qual è la prognosi?
La CRPS può essere una condizione complessa, ma molti pazienti mostrano un miglioramento nel tempo, specialmente se la diagnosi è precoce e il trattamento è personalizzato. In alcuni casi, il dolore può persistere più a lungo, ma anche in queste situazioni esistono terapie mirate e strategie per migliorare la qualità della vita.